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Treedom, l’albero della sostenibilità

Treedom, l’albero della sostenibilità

Treedom è il primo sito di e-commerce al mondo che permette alle persone di piantare degli alberi e poi seguirne la crescita online. Gli alberi piantati contribuiranno allo sviluppo sociale ed economico delle comunità rurali di tante parti del mondo.

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In un mondo in cui il cambiamento climatico, la deforestazione e le emissioni di gas serra hanno raggiunto livelli preoccupanti, i consumatori e le aziende hanno sempre più a cuore i temi dell’ecologia e indirizzano le scelte economiche sulla base delle caratteristiche ambientali dei prodotti che utilizzano o realizzano. Molte aziende, tra cui spicca senza dubbio Enel, stanno investendo per ridurre il proprio impatto ambientale e migliorare la propria responsabilità sociale.

Startup come Treedom, fondata nel 2010 a Firenze da Federico GarceaTommaso Speroni, contribuiscono a ridurre l’impronta ecologica delle persone e delle aziende, migliorando al tempo stesso la vita delle comunità locali e favorendo la microimprenditorialità. 

Treedom è il primo sito di e-commerce al mondo a dare la possibilità alle persone di piantare alberi e poi seguirne lo sviluppo online. Il suo modello è innovativo, conveniente e divertente e permette a chiunque di fornire in prima persona il proprio contributo alla riforestazione del pianeta. Gli agricoltori e le cooperative locali piantano ogni albero e poi raccolgono i benefici sociali ed economici di questa iniziativa. Del loro lavoro viene quindi data notizia sul profilo degli utenti sostenitori: senz’altro la community più green del web.

 

In difesa dell’ambiente

Una caratteristica interessante di Treedom è la funzione per calcolare l’impatto ecologico degli utenti, che potranno disporre di una stima della quantità di CO2 di cui sono responsabili, a seconda dei mezzi di trasporto usati, della dieta adottata e delle altre abitudini. Ciò non solo accresce la loro consapevolezza ambientale, ma gli dà anche la possibilità di agire immediatamente, attraverso l’indicazione di quanti alberi potrebbero piantare per compensare la propria impronta ecologica. La piattaforma inoltre consente agli utenti di regalare alberi o di personalizzare i propri con un messaggio dedicato.

Per mostrare il proprio impegno in questo progetto, Enel finora ha contribuito finora alla piantumazione di 68.000 alberi in cinque paesi: Argentina, Camerun, Haiti, Kenya e Senegal. Il profilo di Enel, visitabile su Treedom.net, permette a tutti di conoscere le informazioni riguardo agli alberi piantati nella “Foresta Enel” e di scoprire quanta anidride carbonica è stata di conseguenza catturata.

La collaborazione tra Enel e Treedom è cominciata otto anni fa e nel tempo ha progressivamente ampliato il proprio campo d’azione. “All’inizio abbiamo lavorato con le divisioni Comunicazioni e Mercato per la sponsorizzazione di eventi musicali e del programma di fedeltà Enel Premia”, dice Federico Garcea, co-founder di Treedom. Dopo sono arrivate le partnership per eventi importanti come il Sustainability Day e la Giornata della Terra, per la quale il nostro Gruppo ha regalato ai clienti cartoline per la piantumazione di un albero. L’anno scorso, poi, Treedom ha contribuito a rendere sostenibile il Capital Markets Day piantando 700 alberi tra la Sicilia e la Colombia. 

 

Quando la responsabilità sociale e l’innovazione si incontrano

Gli alberi di Treedom vengono piantati all’interno di progetti agroforestali finalizzati a generare il massimo impatto sociale, economico e ambientale. Per gli abitanti dei luoghi interessati dall’iniziativa, ogni albero rappresenta un’opportunità di lavoro, un mezzo per produrre cibo per sé stessi e per i propri cari e un modo per migliorare l’habitat naturale in cui vivono. I singoli contadini o le piccole cooperative agricole ricevono contributi finanziari per piantare nuovi alberi.

Attraverso il coinvolgimento attivo della comunità locale, i progetti producono risultati eccezionali in termini di empowerment, promuovendo il rispetto e la difesa delle risorse naturali. Seguendo questa filosofia, dice Garcea, “in Kenya, per esempio, siamo in contatto con project leader che forniscono le piante alle comunità rurali, fanno formazione, poi raccolgono e vendono frutta redistribuendo gli utili secondo un modello di tipo cooperativistico”.

Tra Enel e Treedom la sintonia è stata quasi naturale. “Personalmente condivido la visione di Open Innovation di Enel: non sono molte le aziende italiane che cercano innovazione in tutto il mondo e lasciano che le startup sviluppino autonomamente le proprie idee”, conclude Garcea.