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D-Air Lab crea airbag per proteggere i lavoratori nel settore dell’energia

D-Air Lab crea airbag per proteggere i lavoratori nel settore dell’energia

La startup italiana D-Air Lab, parte del Gruppo Dainese, ha lavorato con Enel per creare una safety jacket che incorpora un airbag per proteggere i lavoratori che operano ad altezze significative.

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La sicurezza è una questione di sopravvivenza, specialmente in contesti rischiosi come la guida. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità circa 1,35 milioni di persone muoiono ogni anno a causa degli incidenti stradali: un dato drammatico che l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, dandosi un obiettivo ambizioso, si è prefissata di dimezzare entro il 2020. E i rischi sono ancora più alti nel motociclismo, nello sci e nella mountain bike. Da più di 40 anni l’azienda italiana Dainese, fondata da Lino Dainese, lavora sulla protezione del corpo umano in queste situazioni.

Dainese ha investito costantemente notevoli risorse nell’innovazione, ben al di là del semplice campo dei tessuti. Questo ha condotto l’azienda a sviluppare un airbag per il corpo umano, chiamato D-Air: da allora il progetto si è ingrandito fino a diventare il D-Air Lab, nato per dare spazio ai nuovi sviluppi innovativi. “Siamo una startup innovativa che punta a sviluppare progetti al di fuori del mondo dello sport basati sulle tecnologie di protezione, poiché è diventato chiaro che tutto il nostro know-how si poteva utilizzare anche per aiutare le persone nelle attività quotidiane”, spiega Vittorio Cafaggi, CEO di D-Air Lab. L’azienda sta perfino collaborando con la Nasa al progetto per Marte per il 2030.

La mission dell’azienda è applicare la tecnologia D-Air alle attività umane in cui c’è bisogno di protezione dai traumi derivanti da impatti, torsioni, compressioni e cadute. “Applicare gli airbag al corpo ha richiesto modifiche significative rispetto a quelle adottate nelle tecnologie automotive, sia in termini di elettronica (in particolare per quanto riguarda l’algoritmo di dispiegamento), sia dal punto di vista della pneumatica”, spiega Cafeggi. “Anche integrare il sistema in un indumento ha presentato numerose sfide in termini di ergonomia e comfort. Le soluzioni che abbiamo sviluppato sono culminate nello smart clothing”.

 

“Innovazione significa dare una risposta concreta, affidabile e sostenibile a problemi finora non risolti riguardo alla protezione del corpo umano”

Vittorio Cafaggi, CEO di D-Air Lab

 

Smart clothing per le situazioni rischiose

Con le opportune modifiche, lo smart clothing può essere usato in tutte le situazioni in cui c’è un rischio di trauma causato da impatti o cadute come, per esempio, “nel caso dei lavoratori che operano ad altezze notevoli”, prosegue Cafeggi. E questo è esattamente il caso di utilizzo sviluppato con Enel nel progetto Safety Jacket.

“Abbiamo iniziato a collaborare con Enel quando, avendo visto la tecnologia, ha deciso di contattarci”, spiega il CEO. Il progetto Safety Jacket è iniziato nell’Enel Innovation Hub di Pisa, e “il suo obiettivo è dare protezione ai lavoratori che operano ad altezze notevoli per mezzo del sistema D-air®, ingegnerizzato specificamente per il personale operativo che lavora negli impianti termoelettrici”.

Usando il nostro giubbotto, i lavoratori sono garantiti con la massima protezione in caso di caduta da un’altezza di meno di 2 metri, in cui non è obbligatoria l’imbracatura. Il giubbotto protegge anche dagli urti da effetto pendolo quando i lavoratori operano ad altezze maggiori e l’uso dell’imbracatura è obbligatorio.

Questi giubbotti sono stati usati dagli operatori di Enel delle linee di business relative alle energie rinnovabili, della distribuzione e della generazione, e la loro adozione rappresenta un esempio molto importante per le aziende di tutto il mondo che hanno come priorità la salute e la sicurezza dei propri dipendenti.

La sicurezza di chi lavora nei nostri impianti è la nostra priorità numero uno, è qualcosa per cui ci impegniamo ogni giorno. Per migliorare ulteriormente i risultati già eccellenti che abbiamo conseguito finora dobbiamo approfittare di tutti gli strumenti che la tecnologia ci mette a disposizione, mettere continuamente in discussione quello che stiamo facendo e pensare in modo innovativo. La tecnologia che stiamo testando con Dainese e D-Air Lab è un passo molto importante in questa direzione, spiega Nicola Rossi, responsabile Innovazione di Global Power Generation di Enel.

 

Una forte determinazione a migliorare sempre più la sicurezza

“D-Air Lab e Dainese considerano la collaborazione con Enel strategica per lo sviluppo di versioni addizionali e più specializzate del Safety Jacket”, afferma Cafaggi. Il progetto di Enel fa parte di un esteso programma di sviluppo a cui D-Air Lab sta lavorando con aziende di primo piano per applicare la tecnologia di airbag D-air® a diversi campi di attività, fra cui la protezione dei bambini in auto e il sostegno agli anziani e alle persone con problemi di salute a rischio di cadute. “La prestigiosa collaborazione con Enel dà a D-Air una grande credibilità sul mercato”, aggiunge.

Secondo D-Air Lab, lo slancio di Enel sull’innovazione, in particolare nel campo della sicurezza, è stato “dimostrato chiaramente innanzitutto dalla chiarezza dei loro obiettivi e poi dalla determinazione con cui hanno affrontato le fasi operative”.

La sicurezza è senza dubbio della massima importanza per il Gruppo, e tutti potranno vederlo al nostro evento “Leading the Tech Revolution: Here and Now with Enel”, il 27 novembre a Milano, dove D-Air Lab presenterà i suoi ultimi sviluppi.