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Digitalizzare la sostenibilità: 3 modelli di business per un futuro migliore

Digitalizzare la sostenibilità: 3 modelli di business per un futuro migliore

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Nel 1983 uscì il film Star Wars: Il ritorno dello Jedi. Mentre la gente guardava a bocca aperta le astronavi fantascientifiche, in una galassia non molto lontana, accadde qualcosa di ancora più stupefacente: nacque Internet.

Da quel momento in poi, non abbiamo più smesso, con la digitalizzazione. Entro la fine del 2022, il 70% del PIL mondiale sarà stato digitalizzato. Entro il 2025, oltre 200 zettabyte di dati saranno immagazzinati nel cloud in tutto il mondo. Ed entro il 2030, ci saranno 25,44 miliardi di dispositivi IoT a livello globale.

La digitalizzazione ha un impatto enorme sulla sostenibilità. Guardando al futuro, dobbiamo sviluppare non solo tecnologie e prassi digitali sostenibili, ma anche processi a sostegno di queste innovazioni. In effetti, sostenibilità digitale non significa solo nuove tecnologie, bensì anche modelli di business innovativi. Esploriamo i tre principali modelli di business che favoriscono la sostenibilità digitale.

 

1. Servitizzazione: Trasformare i prodotti in servizi

Ernesto Ciorra, Direttore Innovability® di Enel, spiega in un’intervista a Internet of Business che “il potenziale del digitale può essere colto appieno se la trasformazione viene abbracciata da tutte le funzioni e incorporata nelle catene del valore e nei processi”. Infatti, “consideriamo la digitalizzazione come l’opportunità di diventare una vera e propria smart company attraverso la riprogettazione dei modelli di business”, aggiunge Ciorra.

Uno di questi nuovi modelli di business è la servitizzazione. Significa trasformare i prodotti fisici in servizi per ridurre le esternalità ambientali. Gli esempi più comuni sono rappresentati da aziende come Netflix e Spotify, che forniscono contenuti multimediali tramite modelli di abbonamento, in modo che i clienti non debbano acquistare DVD e CD.

Dal momento che il cliente paga una tariffa fissa per unità di servizio consumato, la proprietà del sistema rimane nelle mani del fornitore di servizi. In questo modo, il fornitore di servizi è incentivato a concentrarsi sulla progettazione, sulla manutenzione e sul ciclo di vita a lungo termine della sua tecnologia, da cui dipendono tutti i costi operativi. Uno dei maggiori costi operativi è rappresentato dal consumo di energia, e ciò significa che le aziende cercheranno nuovi modi per migliorare l’efficienza energetica.

L’efficienza energetica è importante per la sostenibilità: un rapporto dell’Agenzia Internazionale dell’Energia mostra che l’efficienza energetica negli usi finali potrebbe da sola raggiungere il 35% della riduzione cumulativa di CO2 richiesta dall’Accordo di Parigi entro il 2050. Tuttavia, sebbene si disponga di strumenti digitali adeguati, la presenza di ostacoli come gli elevati costi iniziali e la percezione di un maggiore rischio di rendimento, fanno sì che le aziende siano meno propense a investire in queste tecnologie sostenibili. Come afferma il World Economic Forum, la servitizzazione è fondamentale per superare queste barriere, sviluppare l’energia pulita e la decarbonizzazione. L’integrazione di questo modello nelle infrastrutture e nelle dotazioni della “città circolare”, compresa la mobilità elettrica, rende le fonti di energia rinnovabile più fattibili, adattabili e diffuse.

 

2. Circolarità: Chiudere il ciclo di vita del prodotto

Un altro modello di business che favorisce il principio della sostenibilità digitale è la circolarità. Questo paradigma riconsidera la produzione e il consumo di materiali per combinare la competitività del mercato con la sostenibilità ambientale. La circolarità è particolarmente importante per mitigare gli aspetti negativi della digitalizzazione, come i rifiuti elettronici. Le statistiche mostrano che i rifiuti elettronici (e-waste) costituiscono il flusso di rifiuti in più rapida crescita. Nel 2022 sono stati registrati 59,4 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici a livello globale, cifra che si prevede arriverà a 74,7 milioni entro il 2030.

Per mitigare queste esternalità negative, le aziende devono sviluppare modelli di business circolari e sostenibili. Per esempio, abbiamo progettato un approccio circolare per la gestione del ciclo di vita dei nostri asset digitali, per estendere la loro vita utile attraverso il recupero, il riciclo e il riutilizzo dei materiali. Abbiamo anche sviluppato un codice di condotta per le tecnologie digitali in conformità con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite, in modo da limitare i danni ambientali derivanti da questi strumenti.

Inoltre, incoraggiamo questa iniziativa all’esterno: Enel Open Innovability® continua a lanciare innumerevoli challenge legate alla circolarità e ad altri modelli sostenibili. Ad esempio, attualmente proponiamo sfide in cui cerchiamo le migliori soluzioni tra le quali il recupero delle materie prime secondarie (MPS) dai moduli fotovoltaici a fine vita e la riprogettazione delle cabine primarie.

 

3. Inclusività: Coinvolgere tutti

La sostenibilità non è solo un impegno verso il Pianeta, ma anche nei confronti delle persone. Dobbiamo sviluppare strumenti digitali che siano sostenibili e che permettano alle persone di vivere al meglio. Tuttavia, attualmente c’è un divario nell’innovazione per le persone con disabilità, le quali, pur rappresentando il 15% della popolazione mondiale, spesso non dispongono delle risorse e del supporto di cui hanno bisogno. Secondo uno studio dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, la digitalizzazione può contribuire a colmare questo gap offrendo un accesso più ampio al mercato del lavoro e la flessibilità del lavoro a distanza.

Per coniugare questi nuovi strumenti digitali e valori inclusivi, sono necessarie iniziative a livello organizzativo. Enel realizza questo obiettivo attraverso il nostro modello Valuability®. Questo modello di business crea valore fornendo soluzioni ai bisogni sociali. La nostra missione consiste nello sviluppare prodotti e servizi adatti alle esigenze specifiche delle persone in modo sostenibile. Grazie a questo modello aziendale, abbiamo creato la Disability Inclusion Community, composta da quasi 300 collaboratori e caregiver che supportano la progettazione concettuale e la sperimentazione di prodotti inclusivi come la sedia a rotelle Avanchair. In questo modo, sono inclusivi e sostenibili non solo i nostri prodotti, bensì anche i nostri metodi.

Questi tre modelli di business - servitizzazione, circolarità e inclusività - sono essenziali per sostenere la sostenibilità digitale. Inserendo queste prassi nelle strutture della propria organizzazione, è possibile favorire le sinergie tra gli strumenti digitali e i nuovi modelli di business. Quello che un tempo poteva sembrare fantascienza oggi è la nostra realtà, dunque trovare nuovi modi per innovare in modo sostenibile non è mai stato così impegnativo e necessario.

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