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Si tratta di una Challenge di Ideazione con il riconoscimento garantito per almeno una delle soluzioni presentate.

Panoramica

Enel Green Power (EGP) è una società leader mondiale nello sviluppo e nella gestione della produzione di energia da fonti rinnovabili (eolica, solare, idroelettrica, marina e geotermica).

EGP, con l’obiettivo di raggiungere il 100% di generazione rinnovabile, sta inaugurando e gestendo nuovi cantieri nei paesi in cui opera. Lo sviluppo di ogni impianto, dalla progettazione al prodotto finale, prevede una rigorosa stima dei tempi e dei costi, frutto di un piano dettagliato per ogni singola fase. In tutti i nostri cantieri ogni cosa è progettata, gestita e analizzata con estrema esattezza e precisione. Le testimonianze e i reperti archeologici non correttamente rilevati e identificati nelle fasi preliminari di sviluppo degli impianti potrebbero causare gravi conseguenze durante le attività di scavo, come ritardi nel programma dei lavori, costose opere di riprogettazione o, nei casi limite, l’interruzione completa dei lavori del cantiere.

Enel Green Power (EGP) è alla ricerca di tecniche non invasive per il rilevamento automatico di piccoli reperti archeologici in superficie o parzialmente sepolti (per esempio vasellame, utensili in pietra, ossa, ecc.) presenti su grandi aree, al fine di migliorare l’efficienza e l’efficacia delle indagini archeologiche svolte nelle fasi preliminari di sviluppo degli impianti, tutelando così il patrimonio storico e culturale.

Questa challenge contribuisce al raggiungimento dei seguenti Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG, Sustainable Development Goals):

  • SDG 9: Costruire infrastrutture resilienti, promuovere un’industrializzazione inclusiva e sostenibile e favorire l’innovazione

  • SDG 11: Città e comunità sostenibili

 

Per domande riguardo alla challenge e alla tua proposta scrivi a EnelOpenInnovabilityChallenges@innocentive.com

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Descrizione

BACKGROUND

Le testimonianze e i reperti archeologici non rilevati e identificati correttamente nelle fasi preliminari di sviluppo degli impianti potrebbero causare gravi conseguenze durante le attività di scavo, come ritardi nel programma dei lavori, costose opere di riprogettazione o, nei casi limite, l’interruzione completa dei lavori del cantiere. Queste situazioni possono essere risolte in anticipo adottando tecniche e metodi efficaci ed efficienti per il rilevamento di reperti archeologici, trasformando in questo modo tali scoperte in opportunità per aggiungere valore al progetto.

In conformità con le normative locali, Enel Green Power esegue indagini archeologiche per valutare e gestire questo aspetto, combinando sistemi tecnologici tradizionali e innovativi, al fine di rilevare reperti archeologici nella fase iniziale del progetto di costruzione e individuare quelle zone in cui sono necessarie indagini più approfondite.

L’indagine e la ricerca di reperti archeologici, realizzate da personale qualificato, rappresentano un notevole impegno in termini di tempo e possono non essere compatibili con il programma dei lavori di costruzione di un impianto, specialmente quando si tratta di terreni molto grandi di centinaia o addirittura migliaia di ettari.

Altri approcci più innovativi, come il georadar (GPR, Ground-Penetrating Radar), non sono in grado di rilevare correttamente gli oggetti più piccoli, della dimensione di pochi centimetri, che si trovano in superficie o che sono parzialmente sepolti su grandi aree con condizioni variabili di vegetazione e suolo.

 

LA CHALLENGE

Enel Green Power (EGP) è alla ricerca di tecniche non invasive per il rilevamento automatico di piccoli reperti archeologici a bassa profondità (per esempio vasellame, utensili in pietra, ossa, ecc.) presenti su grandi aree, al fine di migliorare l’efficienza e l’efficacia delle indagini archeologiche svolte nelle fasi preliminari di sviluppo degli impianti, tutelando così il patrimonio storico e culturale.

Le soluzioni inviate devono rispettare i seguenti requisiti.

La soluzione proposta deve:

  • rilevare automaticamente piccoli reperti archeologici di diversa natura (per esempio vasellame, utensili in pietra, ossa, ecc.). Questi piccoli reperti archeologici possono avere varie dimensioni (da 7 mm fino a 10 cm) e possono trovarsi parzialmente sepolti;

  • rilevare materiali diversi come terracotta, pietra, legno, osso, metallo o qualunque combinazione di questi;

  • essere in grado di analizzare migliaia di ettari di terreno in una quantità di tempo ridotta rispetto alle tecniche tradizionali;

  • avvalersi di tecniche non invasive e non deve provocare alcuna modifica e/o danno al sito o ai reperti archeologici.

 Inoltre, la soluzione proposta dovrebbe:

  • poter rilevare i reperti archeologici indipendentemente dalle condizioni meteorologiche;

  • adattarsi a diversi tipi di territorio, come per esempio, tra gli altri, zone desertiche e terreni coperti da vegetazione;

  • essere in grado di analizzare diversi tipi di suolo, per esempio, tra gli altri, argilla, sabbia e limo.

Sistemi di georadar (GPR, Ground Penetration Radars) commerciali sono già stati sperimentati senza ottenere risultati soddisfacenti per il rilevamento di piccoli oggetti che si trovano in superficie o che sono parzialmente sepolti in grandi aree con condizioni variabili di vegetazione e suolo. Per queste ragioni, questo tipo di soluzioni non sarà preso in considerazione per la presente challenge.

 

REQUISITI DEL PROGETTO

La proposta inviata dovrà includere quanto segue:

  • Descrizione dettagliata del metodo e/o della tecnica proposti che includa (ma non si limiti a):

    • vantaggi e criticità della soluzione proposta;

    • informazioni circa l’accuratezza in termini di dimensioni e materiali dei reperti archeologici rilevabili e il tempo necessario per il completamento delle indagini (per esempio la dimensione minima dei reperti archeologici rilevabile, la massima profondità nel terreno raggiungibile, ecc.);

    • dimostrazione o stima della probabilità di rilevamento, se disponibile;

    • informazioni circa l’applicabilità (superficie del terreno, tipi di suolo, condizioni meteorologiche, ecc.).

  • Dati, casi di studio, brevetti e riferimenti di pubblicazioni accademiche o altri materiali aggiuntivi a sostegno della soluzione proposta.

La proposta non dovrà includere nessuna informazione identificativa personale (nome, cognome, azienda, indirizzo, numero di telefono, email, sito internet personale, curriculum, ecc.) e nessuna informazione che i partecipanti considerino una loro proprietà intellettuale che non intendono condividere.

Regole della Challenge

Tutti i partecipanti sono invitati a leggere attentamente la challenge e il Regolamento di questa challenge (consultare la sezione Allegati qui sotto) prima di inviare una soluzione.

Inviando una soluzione si accetta automaticamente il Regolamento allegato e i Termini di utilizzo di questa piattaforma.

I partecipanti devono descrivere la soluzione in maniera chiara, con la possibilità di allegare documenti (massimo 5 file, 25 MB dimensione totale).

 

ELIGIBILITÀ

I dipendenti del Gruppo Enel coinvolti nell’organizzazione e nella gestione della gara o nell’amministrazione del portale Open Innovability, così come i/le loro coniugi, partner e parenti fino al quarto grado, non sono ammessi a partecipare a questa challenge.

Inoltre, i dipendenti di Enel Green Power S.p.A. che hanno lavorato nel reparto tecnico delle indagini archeologiche o che lavorano, nel periodo di validità della challenge, su tecnologie per le indagini archeologiche automatiche, così come i/le loro coniugi, partner o parenti fino al quarto grado, secondo quanto stabilito dalla legge italiana, non sono ammessi a partecipare a questa challenge.

Fatto salvo l'articolo 5.5 dei Termini di utilizzo, l'obbligo di concedere i diritti di proprietà intellettuale stabiliti in questo articolo non si applica se la soluzione vincitrice è proposta da un dipendente di una società Enel, a meno che il dipendente sia il proprietario della soluzione secondo la legge nazionale pertinente.

 

CHALLENGE, PREMIO, DIRITTI DI PROPRIETÀ INTELLETTUALE

Questa è una Challenge di Ideazione, che ha le seguenti caratteristiche uniche:

  • È previsto un premio garantito per almeno una soluzione. I premi saranno pagati alla migliore proposta (o alle migliori proposte) come stabilito in via esclusiva da Enel. Il compenso totale sarà di 15.000 dollari Usa. In caso di più soluzioni premiate [massimo undici (11)], ci sarà almeno una proposta che riceverà un premio non inferiore a 5.000 dollari, mentre le altre non saranno inferiori a 1.000 dollari.

  • I partecipanti non sono tenuti a trasferire i diritti esclusivi di proprietà intellettuale a Enel. Piuttosto, presentando una proposta, i partecipanti concedono a Enel una licenza gratuita, perpetua e non esclusiva per utilizzare qualsiasi informazione inclusa in questa proposta, anche per scopi promozionali.

     

TERMINE

----TERMINE PROROGATO FINO AL 12 GIUGNO 2020----

Le soluzioni proposte per questa challenge devono pervenire entro le 23:59 (CET) del 12 giugno 2020.

 

Le proposte ricevute oltre tale termine non saranno prese in considerazione.

Il regolamento specifico si può trovare nel CSA allegato in fondo a questa pagina.

 

Cosa accade dopo?

Dopo la scadenza della challenge, Enel completerà il processo di revisione e sceglierà le soluzioni vincitrici. Tutti i partecipanti che inviano una proposta saranno informati sullo stato delle loro proposte. Inoltre, poiché si tratta di una Challenge di Ideazione, i partecipanti riceveranno solo una valutazione di alto livello per ogni proposta inviata.

Enel valuterà le soluzioni presentate sulla base dei seguenti criteri:

  • Fattibilità scientifica e tecnica complessiva della soluzione proposta;

  • Potenziale economico (per esempio costo totale di proprietà);

  • Potenziale commerciale per Enel;

  • Novità e creatività;

  • Potenziale di brevettabilità (ossia che la tecnologia sia nuova o tutelabile);

  • Capacità ed esperienza dell’utente;

  • Realismo della soluzione proposta;

  • Livello di maturità della proposta.

Nel caso in cui il premio preveda una “Collaborazione con Enel”, quando una o più soluzioni adatte saranno state selezionate, Enel si riserva la possibilità di iniziare una collaborazione che comprenda, a titolo di esempio, le seguenti attività, tutte o solo in parte:

  • Esecuzione del test;

  • Produzione di prototipi (se si tratta di macchinari);

  • Installazione e collaudo in sito;

  • Follow up e monitoraggio dell’applicazione dell’idea proposta.

I partecipanti riceveranno un feedback al termine della valutazione.

In caso di successo, un rappresentante di Enel si metterà in contatto con i vincitori per discutere i passi successivi.

Il premio finale per questa challenge è subordinato al positivo completamento del processo di verifica, che include l’accettazione del Challenge-Specific Agreement (CSA) che costituisce il regolamento per questa challenge.

Il processo di verifica prevede che il partecipante invii: affidavit firmato (in base al CSA), esonero di responsabilità del committente (se applicabile) e conferma di identità. 

 

RIGUARDO A INNOCENTIVE

InnoCentive collabora con Enel nell’organizzazione di questa challenge.

InnoCentive è il marketplace globale dell'innovazione dove le menti più creative risolvono alcuni dei problemi più importanti del pianeta per premi in denaro fino a 1 milione di dollari. Organizzazioni commerciali, governative e umanitarie collaborano con InnoCentive per risolvere problemi che possono avere un grande impatto sull'umanità, in aree che vanno dall'ambiente ai progressi medici.

Allegati

CSA Regulation Archaeological surveys

PDF (0.3MB) Scarica

About the seeker Enel - Enel Green Power

PDF (0.23MB) Scarica

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