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Massima accessibilità per chi ha problemi di udito: la partnership di Enel con Pedius

Massima accessibilità per chi ha problemi di udito: la partnership di Enel con Pedius

Enel ha rafforzato la sua partnership con la startup Pedius per garantire la piena accessibilità dei suoi servizi in negozio. La decisione arriva dopo che Enel è diventata la prima azienda energetica a offrire servizi telefonici completamente accessibili.

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L’indipendenza è un bene prezioso per chi ha problemi di udito, ed è per questo che startup come Pedius svolgono un ruolo fondamentale nel promuovere una maggiore inclusività nelle attività quotidiane.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, oltre 1,5 miliardi di persone a livello globale soffrono di perdita dell’udito e questa cifra potrebbe salire a 2,5 miliardi entro il 2050. La perdita dell’udito può comportare diverse difficoltà, sia a livello comunicativo che di ritardo nello sviluppo del linguaggio nei bambini. Queste difficoltà possono a loro volta causare isolamento sociale, solitudine e frustrazione, soprattutto fra gli anziani con problemi di udito. 

Enel e Pedius stanno quindi collaborando per garantire una maggiore indipendenza a chi soffre di questo disturbo. Pedius è un’applicazione mobile che permette ai non udenti e agli ipoudenti di telefonare senza intermediari e la partnership con Enel ha l’obiettivo di rendere questa tecnologia più accessibile e diffusa.

 

Restituire l’indipendenza a chi ha perso l’udito 

L’idea è venuta a Lorenzo Di Ciaccio,, fondatore di Pedius, mentre guardava un’intervista televisiva a un uomo sordo, Gabriele, che non era riuscito a contattare i servizi di emergenza dopo un incidente stradale. Di Ciaccio ricorda di aver pensato che fosse “assurdo che non esistesse una tecnologia con cui Gabriele avrebbe potuto chiamare un carro attrezzi o un’ambulanza”.

Rendendosi conto che Gabriele non era l’unico ad affrontare questo problema, Di Ciaccio ha trascorso i sei mesi successivi a lavorare con impegno sullo sviluppo della tecnologia che sarebbe poi diventata Pedius. Dopo oltre 2.000 chiamate di prova, l’app Pedius è stata lanciata ufficialmente nel 2013.

Sebbene la tecnologia alla base di Pedius sia complessa, l’uso dell’applicazione è semplice: tutto infatti ruota attorno a un sofisticato sistema Voice Over Internet Protocol (VoIP) che converte i suoni in testo e viceversa. Quando effettua una chiamata, l’utente può parlare o inviare un messaggio di testo al destinatario. Pedius converte il messaggio in una registrazione vocale che viene ascoltata dall’interlocutore. Quando il ricevente risponde, Pedius registra la risposta e la trascrive in un testo che l’utente può leggere in tempo reale. L’unico requisito per l’utilizzo della app è una connessione internet funzionante.

“Ad oggi in Francia esiste solo un’altra applicazione che offre un servizio simile al nostro, ma si limita al riconoscimento vocale, cioè traduce le parole dell’utente in testo, presupponendo che la persona non udente possa parlare ma non scrivere”, afferma Di Ciaccio, che spiega anche come “tutti gli altri servizi richiedano un interprete che faccia da intermediario e quindi non rendono la persona sorda indipendente”.

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Una partnership più forte e unita

La collaborazione tra Enel e Pedius è iniziata nel 2013. Il progetto è nato dall’esigenza del dipartimento risorse umane di fornire un supporto per l’inclusione dei dipendenti non udenti e ipoudenti. Grazie a Pedius, i collaboratori Enel con problemi di udito sono ora pienamente integrati, potendo effettuare chiamate, interagire con il call center del Gruppo e partecipare alle conferenze via Skype. La tecnologia offre anche servizi telefonici alle persone non udenti, che si tratti di clienti fidelizzati o di potenziali clienti interessati a ottenere informazioni sui servizi Enel.

Dopo quasi cinque anni, Pedius ed Enel hanno ulteriormente rafforzato questa partnership introducendo una nuova soluzione per i clienti Enel con problemi di udito: tablet nei punti vendita che trascrivono direttamente le parole dell’operatore, consentendo una facile comunicazione con gli assistenti di vendita.

“Inoltre Pedius ha implementato un servizio di traduzione e la presenza internazionale di Enel ci ha permesso negli ultimi due anni di testare e implementare la soluzione anche presso Enel Perù”, afferma Di Ciaccio. 

 

Creare un’impronta di accessibilità globale 

Pedius è disponibile in otto lingue: italiano, inglese, spagnolo, portoghese, francese, tedesco, cinese e cantonese. Oltre ai servizi telefonici per gli utenti, Pedius offre anche servizi di inclusione lavorativa per i dipendenti sordi, supportandoli nella comunicazione telefonica con colleghi e fornitori e riproducendo i sottotitoli durante le conference call. 

Inoltre, fornisce servizi di call center accessibili alle aziende, consentendo alle persone non udenti di collegarsi al customer service attraverso la tecnologia Pedius e di comunicare direttamente con un operatore.

“Negli ultimi cinque anni, Pedius ha fatto molti passi avanti, in primis con il debutto nel 2019 nel mercato cinese grazie a una partnership con CSL, il principale operatore di telecomunicazioni di Hong Kong”, ha ricordato Di Ciaccio. Grazie alla collaborazione con Enel, Pedius è cresciuta anche in Italia e ha potuto attivare servizi di emergenza e di pubblica utilità. Dal 2018, la startup ha acquisito circa 23.000 nuovi utenti sordi, portando il numero totale di utenti della app a 47.000 e ha aggiunto 22 servizi accessibili per aziende private e pubbliche oltre che diversi servizi di emergenza.

 

Il sostegno di Enel alle startup innovative 

Enel è nota per il suo sostegno alle startup innovative e per la promozione dell’innovazione nel settore energetico. Negli ultimi anni, l’azienda ha stretto partnership con diverse startup impegnate nello sviluppo di tecnologie all’avanguardia come Pedius. 

“Il fatto che una grande realtà come quella di Enel abbia creduto nel nostro servizio e abbia attivato molti canali di accessibilità per le persone non udenti ci ha portato molta visibilità, soprattutto agli occhi di altre aziende che hanno deciso di intraprendere con noi lo stesso percorso di accessibilità per le persone con problemi di udito”, spiega Di Ciaccio. 

L’attenzione di Enel all’innovazione ha permesso lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi a vantaggio sia del Gruppo che dei suoi clienti. La partnership con Pedius è un ottimo esempio dell’impegno dell’azienda nel sostenere le startup che possono contribuire a migliorare la vita delle persone con disabilità.

“Nella nostra collaborazione con Enel a fare la differenza è il fatto di aver implementato molteplici servizi rivolti sia ai dipendenti che ai clienti non udenti e ipoudenti, il che rende la nostra partnership un impegno completo per assicurare l’accessibilità a 360 gradi”, conclude Di Ciaccio.